1) Il denaro arriva dal lavoro. Lavorare significa barattare il proprio tempo libero in cambio di un reddito.

Prenditi qualche secondo e fai un calcolo: quante ore a settimana dedichi al lavoro? Di quante ore della tua vita parliamo in un anno? A quanto tempo libero rinunci? Che impatto ha tutto questo sulla tua salute e sui tuoi affetti?

Risparmiare vuol dire rinunciare a qualcosa oggi per avere qualcosa in più domani.

Pensaci: quanta energia c’è dietro ai tuoi risparmi? A quanto tempo libero e a quante vacanze, cene fuori o scarpe nuove hai rinunciato? Quanta fatica hanno fatto i tuoi genitori per darti tutto quello che hai ricevuto da loro?

3) Investire vuol dire utilizzare i propri risparmi per comprare beni (immobili, oro, azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento, ecc) con la speranza che nel tempo crescano di valore.

Il concetto di rischio è inscindibile da quello di investimento: i beni che decidi di comprare sono soggetti ad oscillazioni di valore. Purtroppo il mercato non lo fai tu, quindi quando investi non puoi permetterti di sbagliare.

“La prima regola è non perdere soldi. La seconda è non dimenticarsi la prima.”
Warren Buffer

La maggior parte delle persone con cui parlo dedica o ha dedicato tantissime ore della propria vita alla produzione di reddito attraverso il lavoro, eppure, quando si tratta di utilizzare la porzione di reddito non spesa, cioè i risparmi, per estrarne valore, si bloccano. Sognano di ottenere un reddito ed una crescita dal proprio capitale, ma non hanno mai dedicato grande attenzione alla pianificazione finanziaria.

Non si sono mai resi conto che il denaro senza obiettivi è solo un numero su un foglio di carta.